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Un’introduzione sulle corporate collection in Italia
28/09/2022

Un’introduzione sulle corporate collection in Italia

Realizzato da Angela Della Porta

A partire dallo scorso 16 settembre, in occasione del festivalfilosofia, La Galleria BPER Banca, main sponsor del progetto, ha inaugurato presso gli spazi espositivi di via Scusari 9 a Modena, l’esposizione dal titolo Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra.
A cura di Sandro Parmiggiani, la mostra ha lo scopo di proseguire l’idea della corporate collection della banca: creare, progettare e realizzare delle esposizioni che possano affiancare la collezione permanente e che trasmettano una concezione di cultura sempre più aperta alle nuove generazioni, a tempi più contemporanei ma soprattutto, come si può leggere nella pagina web della Galleria, che dimostrino “la vicinanza al territorio e alle persone”.

L’inaugurazione di questa mostra può essere un ottimo esempio per compiere una breve analisi su come si stia evolvendo l’interesse e la progettualità delle corporate collection in Italia. Analizzando il contesto più ampio della Corporate Social Responsability, i proprietari delle aziende hanno sempre visto nella propria collezione un modo per esprimere non solo la propria personalità ma anche l’identità dell’azienda, aprendosi ad un più ampio range di stakeholder. La collezione, infatti, non dovrebbe essere considerata come un asset distaccato dall’azienda stessa, ma come parte integrante che si relaziona in primis con i soggetti che la compongono e poi con l’esterno.

Ragionare in termini di responsabilità sociale permette all’azienda di creare un’identità forte e strutturata, che viene impiegata anche come strumento di marketing e di pubblicità. Un soggetto che investe parte dei propri fondi nell’ambito culturale, o più genericamente sociale, diventa più competitivo sul mercato perché si distingue dai suoi concorrenti grazie ad un’immagine diversa, innovativa, dalla mission culturale e sociale definita. Come ricorda la Dottoressa Chiara Paolino, per fare questo l’azienda deve però avere in primis un progetto sul quale far sviluppare una collezione: “non basta, infatti, solo la passione per far nascere e crescere un progetto ambizioso come una collezione d’arte”.

Ad oggi, infatti, la passione del proprietario deve essere affiancata da professionisti del settore curatoriale e culturale che possano, grazie alle proprie competenze e conoscenze, dar vita a delle collezioni davvero utili per il sociale. Talvolta, però, questo aspetto viene a mancare e le aziende affidano le proprie collezioni o a soggetti terzi esterni all’azienda o a personale interno non specializzato nel mondo dell’arte; aspetti che possono indebolire la mission sociale che l’azienda si è prefissata.

Riprendendo le parole, precedentemente riportate, della Galleria BPER Banca si può affermare che è fondamentale pensare a ciò che una collezione riesce a dare alla società, ai pubblici; non bisogna più ragionare solo in funzione di un proprio ritorno economico, o di numero di stakeholders, ma anche di un ritorno sociale, educativo, culturale, aspetti fondamentali ai quali non si può sottrarre chi decide di investire nel mondo culturale. Tale consapevolezza si sta diramando anche in nuovi settori che, fino a pochi decenni fa, erano per lo più estranei al mondo della social responsability: tradizionalmente, infatti, si pensa alle banche e ai brand di moda come soggetti interessati a questo tipo di attività ma, per fortuna, tale consapevolezza si sta sviluppando anche in settori quali gli studi legali e le aziende vinicole.

Per approfondire l’argomento si consiglia la lettura del testo: C. Paolino, Le corporate collection in Italia. Dalla ricerca alla prassi, Lavis (TN), il Mulino, 2019.
Il catalogo della mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra, realizzata dalla Galleria BPER Banca, è visibile online al seguente link: https://www.lagalleriabper.it/tt [ultimo accesso 24 settembre 2022].

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