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Il mercato dell’arte riparte da Bologna
01/02/2023

Il mercato dell’arte riparte da Bologna


di Elisabetta Roncati

Come di consueto, ad inaugurare il calendario italiano delle mostre mercato di prestigioso, ci pensa Arte Fiera, giunta alla sua 56esima edizione.


Esattamente la quinta diretta dal critico, curatore e docente Simone Menegoi, quest’anno coadiuvato dal collezionista ed imprenditore Enea Righi, investito del ruolo di “managing director” a sostegno dei servizi di accoglienza destinati al grande pubblico. Dopo un’ultima non brillantissima edizione, nell’arco di soli sei mesi la più longeva fiera d’arte italiana ospiterà, dal 3 al 5 febbraio 2023 con preview vip il 2/02, 141 galleristi italiani e stranieri nella consueta "Main Section".
Novità 2023 sarà invece la sezione "Multipli", a cura di Lisa Andreani e Simona Squatrito per REPLICA, Archivio italiano del libro d’artista. Al suo interno esporranno gallerie, librerie, stamperie ed editori che si occupano di multipli d’arte e libri d’artista. Una soluzione nata per promuovere una forma di collezionismo più accessibile.
Molti ed interessanti saranno anche le conferenze del public program dal titolo “Book Talk”: presentazioni di nuovi volumi e interviste ad artisti e scrittori.





Altra new entry della 56esima edizione sarà la proposta di visita intitolata “Percorso”: un’occasione per il pubblico di percorrere l’esposizione seguendo un filone di ricerca dedicato ad una particolare tecnica artistica. Quest’anno la scelta è ricaduta sulla ceramica: tutto il progetto è infatti promosso dall’azienda Mutina ceramiche.
Infine, a completare l’offerta fieristica, interverranno altre due parti: una dedicata alla fotografia e l’altra alla pittura del XXI secolo, curate rispettivamente da Giangavino Pazzola e Davide Ferri.
Proseguirà inoltre il sostegno dell’ente espositivo all’espressione creativa della performance, nel solco della lunga tradizione del capoluogo emiliano. “Rescue”, coreografia del collettivo Public Movement in collaborazione con Fondazione Furla, verrà interpretata da cinque danzatori all’interno dei Padiglioni 25-26.
Come sempre protagonista della prima settimana di Febbraio non sarà però solo Arte Fiera: tutta la città si animerà in nome dell’arte.
150 eventi culturali andranno a comporre l’iniziativa Art City, promulgata dal Comune di Bologna e da BolognaFiere, giunta alla sua undicesima edizione.

Tra inaugurazioni di gallerie e aperture fino a tarda notte (in occasione di Art Night, sabato 4 febbraio 2023) noi della redazione di Artsail vi segnaliamo alcuni eventi davvero da non perdere:


- BOOMING CONTEMPORARY ART SHOW

Spin off di Arte Fiera ideato nel 2019, diretto dalla curatrice Simona Gavioli e prodotto da DOC Creativity, BOOMing Contemporary Art Show attenderà gli amanti dell’arte a DumBO, il distretto culturale negli spazi dell’ex scalo ferroviario Ravone. Saranno quattro le sezioni tematiche: SPROUT(Z), la sezione principale; GENERATION(Z) con artisti e collettivi under 40; FEMINISM(Z), composta da sole artiste; 7 DAY(Z) FOR FUTURE ispirato al movimento a sostegno per l’ambiente Fridays For Future. Interessanti anche gli eventi collaterali quali le performance “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e “Carne da Macello”, di Ruben Montini.







- HAVE A GOOD DAY! | ART CITY BOLOGNA SPECIAL PROJECT

“Have a Good Day!”, nato dalla collaborazione di tre artiste (Vaiva Grainytë, Lina Lapelytë e Rugilë Barzdþiukaitë), è una performance che andrà in scena tutti i giorni alle ore 20.00 presso Teatri di Vita, in Via Emilia Ponente n. 485. Un sorta di opera lirica con protagoniste dieci cassiere, con in sottofondo rumori di un centro commerciale e note di pianoforte, racconterà la vita interiore delle lavoratrici costrette ad alcuni ripetitivi gesti quotidiani.


- “ATLANTIDE 2017-2023” – MAMbo | Museo d’Arte Moderna di Bologna

La personale del video artista e regista italiano Yuri Ancarani, a cura di Lorenzo Balbi, prende il titolo dall’omonimo film presentato in anteprima nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia 2021. Si tratta di un viaggio all’interno del processo di ricerca e dei numerosi materiali prodotti nell’arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione della pellicola.



- “FINDING FORM” – PALAZZO DE’ TOSCHI

La Sala Convegni della Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi ospiterà la personale dedicata al lavoro dell’artista tedesca Bettina Buck, a cura di Davide Ferri e realizzata in collaborazione con Bureau Bettina Buck. L’esposizione ripercorrerà tutta la carriera dell’artista tedesca venuta a mancare nel 2018.







- “PUTTING DOWN THE PREY” – CASSERO LGBTQI+ CENTER

Nathalie Djurberg, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia del 2009 come giovane artista, in duo con Hans Berg, presenterà la video installazione “Putting Down the Prey”, a cura di Sabrina Samorì e promossa dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Collezione Matteo Novarese. Nelle ambientazioni create dall’artista svedese si riflettono le pulsioni e le contraddizioni insite nell’animo umano.



- “ALDO MONDINO. IMPERTINENZE A PALAZZO” – PALAZZO BONCOMPAGNI

La personale dedicata all’artista sarà composta da quindici opere che spaziano dalla pittura alla scultura in dialogo con gli ambienti dello storico palazzo bolognese.



- “GUARDA CASO” – LABORATORIO DEGLI ANGELI

L’intervento site-specific dell’artista Eva Marisaldi è curato da Leonardo Regano e promosso in collaborazione con la Galleria De’ Foscherari. L’opera concepita da Eva Marisaldi entra in dialogo con gli spazi dello storico laboratorio di restauro all’interno della Chiesa sconsacrata di Santa Maria degli Angeli



- “UNDER THE SHADOW OF THE THREE” – PADIGLIONE DE L’ESPRIT NOUVEAU

Inserita all’interno del progetto “Jonas Mekas 100!”, la mostra curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi riempirà l’intero padiglione di suoni tratti dagli audio-diari con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York City.







- “A VIEW FROM A WINDOW” – PALAZZO BENTIVOGLIO

Sessanta lavori racconteranno al pubblico una figura importantissima del panorama artistico londinese degli Anni Sessanta e Settanta del Novecento ancora poco conosciuta. A cura di Tommaso Pasquali con allestimento di Davide Trabucco.



- “PROPAGANDA” – FONDAZIONE CIRULLI

Nello spazio Dino Gavina Fondazione Cirulli presenterà la mostra documentaria dedicata all’analisi del linguaggio della propaganda esaminato attraverso la storia della politica italiana del secolo scorso.



- MAST PHOTOGRAPHY GRANT ON INDUSTRY AND WORK

Alla Fondazione MAST è possibile visitare la mostra dei lavori dei cinque finalisti della settima edizione del concorso fotografico su industria e lavoro: Farah Al Qasimi, Hicham Gardaf (vincitore 2023), Lebohang Kganye, Maria Mavropoulou, Salvatore Vitale. Esposti anche i lavori dei ventiquattro artisti delle precedenti edizioni.







- “SETTIMO GIORNO” – EX CHIESA DI SAN MATTIA

L’artista spagnolo Gonzalo Borondo reinterpreta i primi sei giorni della creazione del mondo secondo il racconto inserito nel libro della Genesi, in collaborazione con la poetessa Ángela Segovia e la compositrice Irene Galindo Quero.



- “VOCI DALL’ABISSO. QUATTRO ARTISTE IRANIANE A BOLOGNA” – PALAZZO FAVA

È la prima collettiva italiana dedicata interamente a quattro artiste iraniane, nello specifico: Pegah Pasyar, Reyhaneh Alikhani, Golzar Sanganian e Khorshid Pouyan. Tutte si sono diplomate all’Accademia di Belle Arti cittadina, dove si sono trasferite per proseguire, senza veti all’espressività, la loro ricerca artistica. Comporranno il percorso espositivo 50 opere tra dipinti, sculture ed installazioni.



- DINO GAVINA – IAAD BOLOGNA

L'esposizione, ideata dagli studenti del terzo anno di Communication design dell’Istituto, presenterà al pubblico gli scatti fotografici, mai pubblicati, realizzati da Stefano Pasotti all’interno della casa-studio del designer, editore ed imprenditore Dino Gavina, i suoi ritratti personali eseguiti da Margherita Cecchini, l’intervista inedita realizzata da Matteo Morisi nel 2005 e alcuni prototipi e pezzi iconici della storia del design.




Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).

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