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Tate Gallery: qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio e qualcosa da vedere
01/06/2023

Tate Gallery: qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio e qualcosa da vedere

Nel 1889, Henry Tate, un industriale che aveva fatto fortuna come raffinatore di zucchero, offrì la sua collezione di arte britannica del XIX secolo alla nazione e finanziò la creazione della prima Galleria Tate.
Nel suo lascito alla National Gallery, incluse opere di rilievo come "Ofelia" (1851-1852) di John Everett Millais e "La signora di Shalott" (1888) di J.W. Waterhouse. Tuttavia, i curatori della National Gallery rifiutarono il lascito di Tate a causa di limiti di spazio, il che portò all'avvio di una campagna per istituire una nuova galleria interamente dedicata all'arte britannica. Successivamente, grazie alla donazione di Tate per la costruzione della galleria, il pioniere poté finalmente aprire le porte della galleria nel 1897. Oggi il museo Tate è diventato uno dei principali punti di interesse per l'arte. Negli ultimi mesi, in particolare, la galleria ha deciso di partecipare ed esporre alcune delle ultime tendenze e opere d'arte provenienti da tutto il mondo.

A partire da uno dei movimenti più grandi e recenti, per mettere in evidenza e promuovere prospettive ed esperienze queer, la galleria presenterà un variegato gruppo di artisti, produttori culturali e pensatori che affronteranno il tema dell'omosessualità. Il programma utilizzerà le nuove esposizioni della collezione della Tate Britain per esplorare le numerose opere d'arte che rappresentano e discutono identità, esperienze e problematiche queer. Inoltre, ci saranno mostre temporanee incentrate sulla cinematografia di Isaac Julien, noto per affrontare temi queer, nonché sul romanticismo radicale dei Rossetti, probabilmente riferendosi ai contributi artistici della famiglia Rossetti, tra cui Dante Gabriel Rossetti e sua sorella Christina Rossetti.

Inoltre, per "liberare la ribellione interiore delle persone", la Tate Gallery, ispirandosi ad artisti che infrangono le regole come Richard Bell del Black Audio Film Collective e Siah Armajani, ha creato un'iniziativa innovativa per consentire a tutti di esprimere i propri sentimenti ed emozioni rappresentandoli su un semplice stendardo, con lo scopo di dare vita varie creazioni, come si stesse creando qualcosa di nuovo ed inaspettato.

Se da un lato la galleria ha deciso di portare nelle sue sale nuove tendenze, dall'altro Tate St Ives sarà il primo museo nel Regno Unito a riportare dal passato la dinamica era del rinascimento artistico che si è verificata appena dopo l'indipendenza marocchina. Questo periodo notevole è stato plasmato dagli approcci innovativi all'insegnamento della Scuola d'Arte di Casablanca negli anni '60 e '70. Sotto la guida di Farid Belkahia, insieme a Mohammed Chabâa, Mohamed Melehi e altre figure di spicco, questa istituzione pionieristica ha gettato le basi per una nuova ondata di artisti moderni socialmente consapevoli. Insieme, hanno formato un'influente rete d'avanguardia, lasciando un'impronta duratura sulla scena artistica, decisamente da vedere.

Redazione online

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