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La passione per la committenza dei Marchesi Antinori:  un esempio di corporate collection
21/11/2022

La passione per la committenza dei Marchesi Antinori: un esempio di corporate collection

di Artsail
Poche settimane fa il World’ Best Vineyard ha nominato la cantina Antinori come la più bella al mondo. Integrata perfettamente al paesaggio delle colline del Chianti, grazie ai materiali come il cotto e il legno di cui è composta, la nuova struttura architettonica ospita la collezione d’arte di una delle aziende produttrici di vino più importanti d’Italia.



Nel 2012 insieme all’inaugurazione della nuova sede, Antinori ha avviato un progetto intitolato Antinori Art Project presentato sulla pagina web dello stesso come “una piattaforma di interventi in ambito contemporaneo […] che raccoglie sotto un’unica progettualità coerente tutte le attività messe in campo in quest’ambito”. Curatori esterni commissionano opere site specific ad artisti contemporanei: il connubio tra la collezione storica della famiglia e le opere commissionate mette in luce il legame e la passione che questa storica famiglia possiede nei confronti dell’arte.


Nomi come Sam Falls, Stefano Arienti, Jorge Peris, Tomás Saraceno, Yona Friedman e molti altri hanno aderito a questo progetto realizzando delle opere che si adattano e costruiscono una storia con la natura che circonda la cantina Antinori. Un esempio è il lavoro dal titolo “Portal del Angel” (2016) dell’artista Jorge Peris: un portale babilonico nato dalle suggestioni che l’ambiente ha conferito all’artista, definito come il “simbolo dell’unione simbiotica tra natura ancestrale e produttività contemporanea”. Un’opera in cui i vari elementi che la natura offre vengono impiegati nell’utilizzo di un portale: gli antichi orci di terracotta collezionati dalla famiglia vengono inglobati in una struttura realizzata da pietre di Alberese, pietra serena e marmo di Carrara. Un’opera che sembra andare oltre alle capacità umane e naturali, superando le leggi della gravità, dimostrando come l’attività umana sia insignificante rispetto alla natura stessa.



L’esempio di questa corporate collection permette di comprendere come, in questo caso, l’arte non venga impiegata per migliorare la percezione esterna del marchio stesso, ma per costruire un immaginario comune e una rete di stakeholders che vedano nella realizzazione di questi progetti un impegno duraturo e crescente nei confronti del mondo culturale. L’idea di commissionare un’opera site specific ad un artista contemporaneo riconosciuto, permettigli di visitare, studiare, analizzare e conoscere i luoghi dell’azienda, è indice di una volontà che va oltre il semplice obiettivo di creare marketing.
La cantina inaugurata nel 2012 è un luogo aperto al pubblico: turisti, clienti, appassionati di enologia o conoscitori di arte, fino alla stessa natura, diventano parte integrante della volontà di questa azienda di aprirsi all’esterno, superando la propria produzione e creando una sezione ‘artistica’ che possiede, anche a livello economico, una propria autonomia e riconoscibilità.

Foto prese da:
Foto 1 https://www.ilmeglioincantina.it/cantina-antinori-la-tradizione-sposa-il-design
Foto 2 https://www.antinori.it/it/tenuta/tenute-antinori/antinori-nel-chianti-classico/
Foto 3 https://atpdiary.com/jorge-peris-antinori-art-project/

Articolo scritto da Angela Della Porta


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