Seguendo il fil rouge di marzo a Maastricht, il Surrealismo arriva nella Grande mela per la decima edizione di TEFAF, una delle più celebri fiere d’arte, antiquariato e design. Infatti, molti degli ottantanove espositori provenienti da 15 paesi, hanno esposto opere d’arte del periodo d’oro del movimento artistico, precisamente databili tra gli Anni Trenta e Cinquanta del Novecento. Rispetto alla cugina olandese, l’edizione al Park Avenue Armory si concentra di più sull'arte moderna e contemporanea con meno espositori specializzati in antichità, gioielli e design. Eppure, nella giornata di preview di ieri, hanno spopolato proprio i gioielli e i pezzi di alto antiquariato. Gli addetti del settore e i giornalisti rimangono però cauti nel tirare le somme: meglio aspettare martedì prossimo, ultimo giorno di apertura al pubblico della manifestazione.
La maggior parte delle gallerie presenti sono concentrate nell’ampia Wade Thompson Drill Hall di Park Avenue Armory, su una superficie di 55.000 metri quadrati, mentre nelle sale d’epoca al primo e secondo livello dell’Armory sono presentati solo 16 stand. Questi spazi, risalenti al XIX secolo, sono fortemente caratterizzati, ricchi di dettagli d’epoca come pannelli e pavimenti in legno, caminetti, infissi in ferro battuto e sono stati concepiti da importanti studi di design e architettura come Herter Brothers, Pottier & Stymus e Albert Wagner.
A TEFAF New York sono tantissimi gli espositori locali e quelli provenienti da Francia e Regno Unito, mentre tra gli italiani si annoverano Tornabuoni Arte, Galleria Continua, Galleria d’Arte Maggiore (g.a.m) e Massimo DeCarlo. Nello specifico il primo propone un’ottima selezione di opere di oltre dodici artisti tra cui Carla Accardi, Alberto Biasi, Alighiero Boetti, Alberto Burri e Paolo Scheggi, mentre Massimo DeCarlo propone opere di Etel Adnan, Jessie Homer French, John McAllister e Salvo.
Da Galleria Continua occhi puntati su Juan Araujo oltre a Loris Cecchini, Anish Kapoor, Hans Op de Beeck, Julio Le Parc, Yoan Capote, Michelangelo Pistoletto e Hiroshi Sugimoto, così come dalla g.a.m. per Giorgio Morandi e Allen Jones, la cui mostra in Galleria a Bologna è stata prolungata fino al 17 Maggio 2024 per l’alta affluenza di pubblico.
Giorgio Morandi è presentato anche da David Zwirner, in un curioso binomio assiema al maestro della ceramica del Mississippi George Ohr, noto come il "vasaio pazzo di Biloxi", morto nel 1918.
Stanno altresì facendo molto parlare di sé i due magnifici capolavori degli Anni Quaranta del Novecento di Yves Tanguy, ricchi di forme bulbose e appuntite, proposti da Di Donna Galleries.
Oltre al Surrealismo un’altra tematica portante della fiera è l’attenzione verso le artiste donne: così la galleria Thaddaeus Ropac presenta una personale della pittrice americana Joan Snyder, mentre Almine Rech un bronzo di Claire Tabouret e Ben Brown Fine Arts uno di Claude Lalanne.
Ma la città della Grande mela in questo periodo offre anche altre mostre mercato su cui puntare.
Ad esempio la Clio Art Fair a Chelsea, dedicata agli artisti che possono esporre autonomamente senza una galleria di riferimento, o l’American Art Fair nell’Upper East Side, giunta alla sua diciassettesima edizione e incentrata sull'arte americana dal XVIII al XXI secolo. È arrivata, invece, al suo quindicesimo appuntamento la Independent New York (TriBeCa), che presenta 88 gallerie ed oltre 130 creativi. Di questi ben 39 sono alla loro prima esposizione a New York: un’ottima occasione per scoprire nuovi talenti.
Non ci deve quindi stupire la presenza di tantissimi italiani in visita a New York in questo periodo: per gli amanti dell’arte le opportunità davvero non mancano.
Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).