Il divertimento e lo stupore, insieme alla ricerca, sono due componenti molto importanti nel mio lavoro. I saggi di Bruno Munari mi hanno insegnato molto, non solo sotto questo aspetto. Il progetto di “Little Worlds” ha preso vita alla fine del 2011 quando, senza uno scopo preciso se non quello della sperimentazione, ho iniziato a inserire piccole forme umane nelle mie composizioni di erbe e oggetti. I miei “Piccoli Mondi” sono nati così, quasi per caso”. Per qualche tempo i fotogrammi che ho creato mi sono sembrati dei piccoli palcoscenici, dei set in miniatura in cui, ad occhi aperti, vedevo svolgersi delle scene. Dopo aver immaginato le scene, il passo successivo è stato modellarle e fissarle intenzionalmente su carta fotografica.