BIOGRAFIA
Carlo Caldara nasce a Milano nel 1965, vive e lavora a Vigevano. Si laurea in medicina e contemporaneamente frequenta la Scuola di Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. A Vigevano frequenta per diversi anni lo studio dell’artista Carlo Bocca dove perfeziona la sua tecnica pittorica. La sua arte ha un approccio esistenziale riguardo l’identità dell’uomo nel mondo . Ha un atteggiamento eclettico , con cicli di opere varie . Unisce la pittura con la fotografia e crea opere ed installazioni con materiali vari , come alluminio , carbone , pietre , lettere e luci al led . Ha lavorato con il criterio della presenza simultanea di immagini e parola. Opere in cui l’immagine è resa evanescente quasi a sparire , utilizzando materiali metallici e compositi riciclati, su cui sono rappresentate cartografie del globo e fermo immagini dell’umanità nella società contemporanea. Le parole scavate nel metallo e specchianti portano lo spettatore a profonde riflessioni sulla società del nostro tempo. Nel progetto True Story, le opere sono ispirate dal cortocircuito che si è creato tra la realtà vissuta e la cosiddetta realtà virtuale dei media, del web e dei social network. Secondo l’artista una storia per essere vera non ha più bisogno di essere vissuta nel mondo reale, esiste una realtà virtuale che può essere vera ugualmente. Ha realizzato anche sculture, video e installazioni . Con la moglie , l’architetto Federica Kluzer, ha presentato al Padiglione del Guatemala della 16° Mostra Internazionale di Architettura-Biennale di Venezia , l’opera intitolata “Architettura virtuale – Real world”, che rende visibile quello che nella realtà è invisibile, le connessioni digitali del web e dei social network nel mondo . Da un pannello raffigurante la carta geografica del mondo che sparisce in riflessi d’ombra, fuoriescono fibre ottiche che rappresentano in tridimensionalità un ‘architettura virtuale
Tra le mostre personali degli ultimi anni, ricordiamo nel 2017 il progetto di mostre personali intitolato True Story iniziato al Complesso del Vittoriano a Roma e continuato al Padiglione del Guatemala della 57° Esposizione Internazionale d’Arte - Biennale di Venezia, nel 2016 Living your dream, presso la Triennale di Milano, nell’occasione della XXI Triennale Internazionale, Lose your mind, presso Palazzo Flangini a Venezia, nell’occasione della XV Biennale d’Architettura di Venezia e nel 2013 Gli Immortali, presso il Palazzo del Senato, Archivio di Stato a Milano. Andando un po’ più indietro, la mostra Qui ed Ora, presso il Museo di Finale, Chiostri di Santa Caterina a Finale Ligure (SV), segna un giro di boa della sua arte, con nuove consapevolezze estetiche ed escatologiche.
Il suo progetto artistico viene presentato al convegno Nuove frontiere dell’arte sostenibile. Carlo Caldara e True Story in collaborazione con l’L’Accademia di belle arti di Brera di Milano tenutasi a Palazzo Marino.
Tra le varie pubblicazioni, nel 2017 sono stati editi da Pandion Edizioni i cataloghi sul progetto di mostre True Story tenutesi al Complesso del Vittoriano di Roma e alla Biennale di Venezia.
Ricordiamo il servizio di Donatella Ansovini del 24/07/2017 su Rai 3 sulla mostra al Vittoriano, I due articoli usciti su Repubblica il 17/05/2017 e il 18/05/2017 sull’evento a Palazzo Marino, l’intervista su RadioRai Isoradio e i numerosi articoli sul web.
L’artista nel 2019 , è stato invitato alla 58º Esposizione Internazionale d’Arte- Biennale di Venezia, Padiglione Grenada , dove ha esposto un grande globo intitolato “MEMORY WAYS”