Fabiano De Martin Topranin nasce nel 1984 a Padola, piccola frazione di Comelico Superiore in provincia di Belluno, attualmente vive e lavora a Bolzano.
Consegue il diploma in scultura lignea presso la Scuola Professionale di Brunico, in Val Pusteria, frequenta quindi la Scuola d’Arte a Selva in Val Gardena, dove affina la tecnica della modellazione plastica: “grazie ad ottimi professori, ho imparato a guardare contemporaneamente al di là e dentro le forme”. È conscio fin da subito che non esiste arte contemporanea senza una conoscenza dei capolavori del passato: “per cercare di assimilare tutto ciò, la forma, le proporzioni, è necessario studiare i maestri del passato e nel riprodurli cercarne l’essenza”.
Le prime prove scultoree sono caratterizzate da riflessioni formali che fanno della sperimentazione il suo metodo di indagine: “sono continuamente spinto da una sete di sperimentazione che mi accompagna da sempre”.
Le sculture di De Martin Topranin sono caratterizzate dalla sintesi tra forza espressiva ed essenzialità. I soggetti, solenni e ieratici, fondono i modelli della tradizione scultorea con tematiche ed atteggiamenti tipici della società contemporanea. L’atto creativo scaturisce dalla rielaborazione creativa e immaginifica delle percezioni sensoriali del mondo: “è come se, ad un certo punto, avessi semplicemente ripreso a fare ciò che mi divertiva da bambino, ovvero immaginare mondi e inventare racconti. Ogni ricerca è un racconto, una trama, personaggi di una storia non ben definita, i cui titoli sono momenti, capitoli. I miei lavori parlano di esploratori e custodi allo stesso tempo, siano essi dello spazio, delle città, delle foreste o dell’anima”.