Philip Taaffe è nato a Elizabeth, nel New Jersey nel 1955, e ha studiato alla Cooper Union di New York. La sua prima mostra personale è stata a New York nel 1982. Ha viaggiato molto in Medio Oriente, India, Sud America e Marocco, dove ha collaborato con Mohammed Mrabet al libro Chocolate Creams and Dollars, tradotto da Paul Bowles (Inanout Press, New York: 1993). Taaffe visse e lavorò a Napoli dal 1988 al 1991. È stato incluso in numerose mostre museali, tra cui la Carnegie International, due Biennali di Sydney e tre Biennali Whitney. Nel 1990 il suo lavoro è stato oggetto di un ampio studio critico su Parkett n. 26 (Zurigo e New York). Il suo lavoro è in numerose collezioni pubbliche, tra cui il Museum of Modern Art di New York; il Museo d'arte di Philadelphia; il Whitney Museum of American Art; e la Reina Sofia, Madrid. Nel 2000, il museo IVAM di Valencia ha organizzato un'indagine retrospettiva del suo lavoro, con contributi di Enrique Juncosa, Robert Rosenblum e Robert Creeley. Nel 2004 la Galleria d'Arte Moderna di San Marino (Italia) ha presentato una rassegna di dipinti e disegni basata sulle esplorazioni dell'artista con pigmenti galleggianti e il processo di marmorizzazione della carta, accompagnata dalla pubblicazione Skira, Carte annuvolate (Cloud Papers) con articoli di Peter Lamborn Wilson e John Yau. Nel 2008 il Kunstmuseum Wolfsburg ha organizzato un'indagine retrospettiva, The Life of Forms in Art: Paintings 1980-2008, con una pubblicazione di Hatje Cantz, con contributi di Markus Brüderlin, Holger Broeker, Kay Heymer e Brooks Adams. Philip Taaffe lavora e vive attualmente a New York City e West
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