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Pietro Meletti

 

Pietro Meletti

La sua ricerca - Da qui i collage, i cicli di opere, realizzati negli ultimi cinque anni: i giorni di maggio, improbabile pittore, la suite di Max Bill, Max Bill paesaggio, ritratto in croce, orgia di coscienza, resti di un vocabolario superato, la mia Medusa … e i riferimenti e gli amici sono sempre presenti: Giulio Paolini (malinconia ermetica), Enzo Cucchi e Francesco Clemente (fuori dal rosso), l'ultima notte di Sigeo Coke, poi Ketty la Rocca (Ketty e la tigre) Mario Merz (erinnerung ) David Salle (l'anima dell'artista), Mike Kelley (temps perdu), Paolo Poli (due passi al centro); e ancora Bacon, Ontani e Salvador Dalì (autoritratto con amici), Max Ernst (il pover'uomo).
A condurci attraverso la produzione di Pietro Meletti, sono anche le grandi carte realizzate in anni meno recenti, la storia, e alcune preziose opere, la linea evolutiva, a mostrarci come questa si sia sviluppata nel tempo in cicli, con sperimentazioni su diversi materiali e tecniche diverse.

Biografia - Pietro Meletti nasce a Fusignano (RA) nel 1963. Compie gli studi artistici a Ravenna, al Liceo, poi Accademia di Belle Arti, dopo un anno di grafica pubblicitaria presso Albe Steiner. Dapprima frequenta i circoli della provincia di Ravenna e Forlì, trasferendosi a Bologna per seguire l'attività di quelle gallerie dove orbitano interessanti giovani artisti (Il Campo delle fragole, Neon, Cristoferi), nei primi anni novanta. Colpito dalla visione di una mostra di Marco Gastini, negli anni successivi frequenta il suo studio torinese e gli ambienti a lui legati, come la galleria Martano e l'editore Marco Noire; lì incontra anche diversi giovani artisti tra cui Luisa Rabbia. In quel periodo conosce Gilberto Zorio, Spagnulo, Piero Ruggeri, Vasco Are, Radu Dragomirescu, Giulio Paolini, con i quali intrattiene una piccola corrispondenza (94/95). Significativo è il carteggio con Sylvano Bussotti, incontrato in più occasioni (Roma, Genova, Bologna); da sempre interessato alla musica e avvicinandosi al pianoforte a causa di un grave incidente stradale, inizia a dare uno sviluppo consistente a questa parte della sua creatività, come autore (è socio SIAE dal 2004) ed esecutore, eseguendo musica digitale concerti ed esibizioni come pianista con il batterista Romeo Lombardi, dall'inverno 2006/2007. Nel 2011 compone la colonna sonora del video Periferie dell'artista reggino Silva Nironi, presentato alla Galleria Costantino Piazza di Reggio Emilia, nell'ambito della Fotografia Europea 2011.
Nel 2012 l'autobiografia artistica “Cuore solitario, noto romanzo” di Silvia Golfera e Marco Sangiorgi è stata presentata al laboratorio fotografico – galleria per la fotografia contemporanea di Lugo, e a Torino dalla curatrice e giornalista d'arte Renata Panizzieri, presso la galleria della Fondazione ArtéVision Gallerie .

Esposizioni

Personali – 2020 “Cari amici vicini e lontani… # 30”, Fiorile+, a cura di Patti Campani – 2020 “Carte d’identità”, a cura di Carmine della Corte, Caffè letterario, Lugo (RA) – 2018 “Difference”, a cura di Anna Boschi – Studio FC, Castel San Pietro Terme (BO) – 2017 Atmosphère Explosive – CSA Farm Gallery Torino – 2016 “La spirale degli eventi”, a cura di Patti Campani – Museo Civico San Rocco, Fusignano – 2013 “Where am I going?”, Associazione Culturale C.etrA Castel Bolognese (RA) – 2007 “Viaggio in α (sud)” in “Fuori di sé”, a cura di Stefania Vecchi, IIª rassegna di Arte Contemporanea (catalogo), Casa Rossini, Lugo (RA) – 2006 “1996”, Officina fotografica, Lugo (RA) – 2005 “La Nuit éclaireé”, Officina fotografica – galleria per la fotografia contemporanea, Lugo (RA) – 2003 “Nel Sole Notturno”, a cura di Giancarlo Papi – Centro culturale “Il Granaio”, Fusignano (RA).

Collettive – 2022 Di fronte ai tuoi occhi (distratti) – CSA Farm Gallery Torino – 2019 Carta Segno Forma Colore – CSA Farm Gallery Torino – 2019 A piece each one..is good for everyone – CSA Farm Gallery Torino – 2017 First for Collectors only – CSA Farm Gallery Torino – 2015 “Akcija Komunikacija”, Klub Muzeja Valljevo (Serbia) – 2015 “ La Via”, progetto di Maurizio Follin, Way Pavillion International, fuoridentro Biennale, Venezia Mestre – 2014 “Untitled”, San Vitale 41 Studio Artecontemporanea, Massa Lombarda (RA) – 2013 “Detenzioni”, la cultura incontra il carcere, Campus Luigi Einaudi, Torino – 2012 “Detenzioni”, l’arte incontra il carcere, Palazzo Barolo, Torino – 2010 Segni oltre il confine, 20 artisti per i 20 anni della caduta del muro di Berlino, a cura di Lamberto Caravita, Rocca Sforzesca, Bagnara di Romagna (RA) – 2009 Opus photographicum, tessere di memoria per il futuro – con un testo di Maria Chiara Zarabini, Officina delle Arti, Reggio Emilia – 2009 Mille artisti a palazzo, vetrina dell’arte contemporanea – a cura di Luciano Caramel (catalogo Mondadori), Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno (MI) – 2009 Libri d’artista in Galleria, a cura di Lamberto Caravita, galleria Magma, Bologna – 2009 Art Books, libri d’artista in biblioteca, a cura di Lamberto Caravita, Libreria “G.Righini Ricci”, (Cdrom + DVD catalogo) – Conselice (RA) – 2008 Selvatico 7, sezione disegno “Out of the map – segnare intorno” a cura di Massimiliano Fabbri (catalogo) Palazzo Sforza, Cotignola (RA) – 2007 La collana bianca si colora, libri di poesia dipinti – Oratorio di San Sebastiano, Forlì – 2005 Lavori in corso d’opera, a cura di Lamberto Caravita e Sabina Ghinassi (catalogo + video) – Sala del Carmine, Massa Lombarda (RA) – 2003 Stop & go, a cura di Giancarlo Papi, Laboratorio dell’Imperfetto (catalogo), Gambettola (FC) – 1999 Biennale d’Arte Romagnola, 3ª edizione, a cura di Claudio Spadoni (catalogo), Cesena – 1997 2° Premio Trevi Flash Art Museum, (catalogo) Trevi, (PG) – 1994 Galleria Pino Molica, presentato da Mario Bertoni, Roma – 1994 Galleria Pino Molica, presentato da Mario Bertoni, New York.

Main performances and events – 2015 “Landscapes, a vision of Pietro Meletti” intervento sulla collezione estate dello stilista Pier Antonio Gaspari, sull’omonimo sito web – 2012 “Cuore solitario, romanzo notato”, racconto artebiografico a cura di Renata Panizzieri, Fondazione ArtéVision Gallerie, Torino – 2012 “Cuore solitario e altre storie”, introduzione di Silvia Golfera e Marco Sangiorgi, Officina fotografica, Lugo (RA) – 2011 “Periferie” di Silva Nironi, musica e suoni per il video, presentato nella collettiva In differita, con Silva Nironi, Mariangela Guatteri, Daniele Lunghini, Galleria Costantino Piazza, Reggio Emilia, nell’ambito della Fotografia Europea 2011 – 2010 “Oltre la soglia” in Segni oltre il confine, Rocca Sforzesca, Bagnara di Romagna (RA) – 2009 “Dietro l’Universo”, performance per azione, pianoforte, batteria, con Romeo Lombardi – riprese e videoclip a cura di Silva Nironi, Officina delle Arti, Reggio Emilia – 2008 “La trentanovesima notte”, performance concerto con Romeo Lombardi, Loggetta del Trentanove, Faenza (RA) – 2007 Da “Lavori in corso d’opera”, a cura di Lamberto Caravita e Sabina Ghinassi (catalogo + video), Sala del Carmine, Massa Lombarda (RA) – 2007 “Poesia cieca”, performance per azione, pianoforte e batteria, con Romeo Lombardi – 2007 “Piccolo sax”, performance concerto con Romeo Lombardi, SaxJazz, Lugo (RA) – 2007 “Eventualmente”, performance concerto con Romeo Lombardi, Occhio Quadrato, Argenta (FE) – 2007 “Bibliche”, con Silvia Golfera, performance per PC, piano solo e voce narrante – 2007 – Piano solo in: “Sacerdotarte – Artecraniocorposincrasia – Partorirarte” di Giancarlo Pucci con Rossella – 2007 – Piano solo in: “Lifting” di Anna Boschi – 2006 “Poesie e musiche”, con Silvia Golfera in “Pagine incise” di Lamberto Caravita, Libreria punto Einaudi, Forlì – 2005 “La Nuit éclaireé”, performance concerto per PC solo, (DVD video in 50 es.) Officina fotografica, Lugo (RA) – “Primultimo incontro”, con Silvia Golfera e Avivit Hagby in “Lavori in corso d’opera”, a cura di Lamberto Caravita e Sabina Ghinassi (catalogo + video) – Sala del Carmine, Massa Lombarda (RA) – “Atresìa”, performance concerto con Romeo Lombardi, Officina fotografica, Lugo (RA).

Sul suo lavoro - Pietro Meletti utilizza i ricordi di dieci anni di vita: fotocopie che erano già state utilizzate per il trasferimento delle immagini con solvente, un materiale che aveva esaurito la sua funzione, scarti che, a differenza di altri, non erano stati messi nella macchina del riciclo. Una memoria di reperti visivi, un archivio personale di immagini ancora non esaurite: momenti privati, letture, amicizie, eventi. Meletti attinge a piene mani da questo patrimonio di immagini: le frammenta, le scompone, se ne appropria e tutto viene ricomposto per ricostruire, rivivere sulla sua pelle le tensioni e le emozioni della povertà, del concettualismo, del minimalismo, partendo dal proprio zero personale. Fino ad esaurirsi, fino all'ultimo frammento in una sorta di sfida interiore a non lasciare nulla; il suo bisogno di coscienza, della sua coscienza di pittore improbabile, la suite di sperimentazioni su materiali diversi e tecniche diverse, suite musicale, testi, con la necessità di creare.



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