Riccardo Licata nasce a Torino nel 1929 si trasferisce con la famiglia prima a Parigi e poi nel 1935 a Roma, dove vivrà fino al 1945. Nel 1946 si trasferirà infatti a Venezia per studiare prima al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti: qui conosce la cultura della Bauhaus e inizia a cimentarsi con il mosaico e conosce gli artisti Santomaso, Vedova, Viani, Turcato, Birolli. Nel 1949 si unisce ad ai giovani pittori Ennio Finzi, Tancredi Parmeggiani, Bruno Blenner e allo scultore Giorgio Zennaro costituendo un gruppo di tendenza astratta. Nel 1952 partecipa alla Biennale di Venezia con un grande mosaico e nel 1953 alla Triennale di Milano. In questo periodo conosce Gino Severini che raggiungerà a Parigi come assistente alla cattedra di mosaico, iniziando così a vivere tra Parigi, frequentandovi gli studi di vari artisti, e Venezia, dove mantiene il proprio. Riccardo Licata diviene quindi docente di mosaico all’Accademia di Belle Arti di Parigi e, dal 1970, insegnante di tecniche dell’incisione a Venezia. Nel 1963 vince il premio Michetti. Partecipa alle Biennali di Venezia del 1964, 1970 e 1972, alla Quadriennale di Roma, alle Biennali di Parigi, San Paolo e Alessandria d’Egitto. In questo periodo sviluppa e definisce quello che poi diventerà il suo linguaggio artistico: una specie di alfabeto, composto da simboli e tratti grafici, che caratterizzerà gran parte della sua produzione, in particolar modo negli oli su tela, nelle tecniche miste e nelle serigrafie a tiratura limitata. Questi tratti, che Licata stesso definisce lettere immaginarie, una scrittura grafico-pittorica che trae ispirazione dal linguaggio musicale, vengono usati dall’artista per comporre le opere che lo renderanno famoso. Vennero installati suoi grandi mosaici in spazi pubblici di città italiane e francesi, quali Genova (Palazzo dei lavori pubblici), Bourgoin-Jallieu, Sault-lès-Rethel, Lilla (Università), Perpignano, Monza (largo di via Italia), Reggio Emilia (Camera del Lavoro), ecc. Si è occupato anche di scenografie teatrali e di balletto. Sue opere si trovano presso Musei d’Arte Moderna di Venezia, Milano, Mulhouse, Alessandria, Roma, Torino, Varsavia, San Paolo del Brasile, Vienna, New York, Stoccolma, Firenze, Stoccarda, ecc. La Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia ha allestito dal 31 marzo al 1° maggio 2007 l’importante mostra: “Riccardo Licata. Diari di viaggio“, nella quale sono stati esposti acquarelli e disegni del maestro, eseguiti su diversi album e su carte pregiate. Presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma, nel gennaio/marzo 2009, venne inaugurata alla presenza di alte cariche dello Stato e del Ministro per i beni e le attività culturali, l’importante rassegna “Riccardo Licata e le stagioni dello spazialismo a Venezia“. Con questa rassegna venne ripercorsa, proprio nell’anno in cui compiva 80 anni, tutta la carriera artistica del maestro. Venne anche approfondito il confronto fra il percorso del pittore negli anni Cinquanta e Sessanta e quello di tutti gli altri artisti veneziani, suoi contemporanei, che aderirono in quegli anni alla corrente spazialista, geniale e rivoluzionario movimento artistico che influenzò profondamente l’arte europea nel Dopoguerra grazie al lavoro del suo teorico e fondatore, Lucio Fontana. Sempre nell’anno 2009, la città di Venezia, per celebrare gli 80 anni del pittore e mosaicista, ospita nel prestigioso Palazzo Ducale una grande mostra di mosaici e vetri. Nello stesso anno Venezia ospita inoltre, presso la sede espositiva della ex Chiesa di Santa Marta, “Porto D’Arti“, evento collaterale alla 53ª Biennale d’arte in cui il maestro, che già annovera ben otto presenze alla Biennale Veneziana, espone unitamente ad altri sette artisti italiani di fama internazionale, tra i migliori esempi italiani nell’ambito delle arti visive. Muore a Venezia il 19 febbraio 2014.