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Davide Coltro I Medialmente Infiniti transiti del Quadro Mediale
16/12/2021

Davide Coltro I Medialmente Infiniti transiti del Quadro Mediale

Mercoledì 15 dicembre, dalle ore 18.00, Kromya Art Gallery Lugano inaugura la mostra “Medialmente. Infiniti transiti del Quadro Mediale” dedicata all’artista Davide Maria Coltro e curata da Alberto Fiz. L’esposizione analizza l’evoluzione del Quadro Mediale, un media innovativo creato da Coltro nel 2001 che crea un flusso iconico in perenne mutamento dove il digitale si relaziona con la dimensione pittorica. Divisa in quattro sezioni, la mostra presenta 35 opere legate a temi classici quali Paesaggio, Natura morta, Studio di figura e Astrazione.

Nella sezione dedicata al Paesaggio, il Quadro Mediale evoca atmosfere ambigue che si collocano tra Caspar David Friedrich e le foto-pitture di Gerhard Richter. In questo ambito spiccano leArborescenze: forme architettoniche naturalistiche attraverso cui l’artista indaga il tema della nascita e della germinazione.

Nella sezione dedicata alla Natura morta è l’indagine sull’ibridazione tra gli oggetti a divenire tema di riflessione centrale dell’immagine: gli oggetti che hanno partecipato al cambiamento dello stile di vita vengono rappresentati nel Quadro Mediale in una dimensione di progressiva alterità; così come dialoghi imprevedibili tra maestri quali Giacomo Balla, Piet Mondrian e l’estetica digitale si sviluppano nella sezione dedicata all’Astrazione dove la mutazione va incontro a una fusione sublimata di elementi organici e artificiali.

Conclude il percorso la sezione dedicata agli Studi di figura che hanno come fulcro le opere connesse con la recente personale milanese allo Studio Museo Francesco Messina: qui l’artista ha prodotto danze virtuali all’interno di quinte teatrali immaginarie, sovrapponendo e modificando alcune opere dello scultore siciliano, dedicate alla sua musa Aida Accolla, ex prima ballerina della Scala, con una particolare attenzione alla componente segnica.

Ciascuna sezione della mostra propone diversi piani di lettura. Da ciascun Quadro Mediale derivano le icone digitali prodotte in esemplare unico: “Sono Filiazioni, ovvero opere generate dal Quadro Mediale ma di lettura indipendente, che divengono memoria del continuo divenire”, afferma Coltro. “E’ la fase in cui lo sguardo si deposita sull’immagine e ne cattura i contenuti”.

Ad arricchire l’esposizione anche un grande Quadro Mediale collocato all’ingresso della galleria dove i quattro ambiti di ricerca si susseguono e si rinnovano. Per quest’occasione Coltro ha elaborato una modalità espressiva che sconfina nella performance intervenendo da remoto, durante tutto il periodo della mostra consentendo periodicamente di modificare completamente il palinsesto.

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