Il colore dello sfondo è protagonista e predomina sui segni e le figure in sovrapposizione, l’elemento laterale della pagoda richiama il Giappone.
Acrilici, aerografo, vernici e pennarelli
Moritz Messenböck ha 20 anni, è cresciuto a Vienna, dove attualmente vive. Conosciuto con il nome d’artista M.A.M., dopo il diploma frequenta un college di moda a Michelbeuern dove si concentra sulla verniciatura della superficie tessile, lo schizzo e la serigrafia. Nel marzo 2019 abbandona il mondo tessile, per lui troppo tecnico e ripetitivo, per cercare qualcosa di più stimolante e creativo che non ponesse limiti né di spazio né di tempo. Moritz si estranea per mesi a dipingere, disegnare e pensare in un vortice senza fine.
Ha tenuto due mostre personali in una galleria di Vienna: I can’t hear (settembre 2019) e Embrace the Black Liquid (ottobre 2020). Attualmente studia presso l’Art School Vienna.
“L’arte per me è uno stile di vita, è un lungo respiro che mi seguirà ovunque.”
L’arte diventa un lungo e giornaliero diario, dove l’artista annota sensazioni e pensieri liberi da ogni costrizione. I temi che predilige, tra il mondo di oggi e la fantasia di domani, sono violenza, droga, depressione, guerra, morte, capitalismo e finzione. M.A.M. riporta su tela queste riflessioni, cercando di provocare illusoriamente un fascio di radiazioni, date dal colore e dal segno, forte, incisivo, per colpire il fruitore.
“Tutto ciò mi porta a pensare che non son certo un artista di prati fioriti.”