Le rappresentazioni paesaggistiche di Ondina Altran sono realizzate con tecnica mista su carta.
Osservando i suoi lavori, l'occhio viene richiamato dal tratto espressionistico impiegato per definire i tratti dei suoi soggetti naturali, le linee si dispiegano e si intersecano generando grovigli opachi e profondi.
Tra i pieni e i vuoti, prendono così vita specchi d'acqua, fauna e flora; si tratta di paludi, acquitrini e stagni che si delineano nella loro immobilità.
Il gesto creativo e a tratti caotico definisce contorni e profondità, si può quindi attingere ad un concetto della mitologia greca secondo cui dall'atto caotico si genera ordine.
Il caos mimico dell'atto creativo, che trascende i confini dell'opera, plasma privo di limiti la realtà extra-temporale e autodefinita, immutabile e immobile.
Artista eclettica, nel corso della sua carriera ha spaziato tra canto, musica e pittura; per quanto concerne la sua produzione nell'ambito dell'arte visiva, ha iniziato la sua attività espositiva nel 2015 con alcune mostre collettive ed ha anche esposto le opere in mostre personali.
Awards:
Nel 2018 si è aggiudicata il primo premio del XXV Trofeo "Proteo Hirst".
Exhibitions:
-"Deams & Vision" alla Soletta di San Zaccaria, Venezia;
-"Cento anni di fronte sull'Isonzo" Galleria Rika, Debenjak a Kanal in Slovenia;
-"Le stagioni della donna" alla Sala Del Bianco di Staranzano (Gorizia);
-"MITTAC - Sconfinamenti creativi dal XIII merdiano" MIIT - Torino
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