Alessandro Piredda nasce a Riccione nel 1974. Vive e lavora a Misano Adriatico, in provincia di Rimini. Gli studi al liceo artistico e all’Accademia Albe Steiner di Ravenna favoriscono l’interesse di Piredda per l’architettura prima e la fotografia poi. Le sue prime collaborazioni sono con diverse testate motociclistico-sportive, ma l’attenzione per l’architettura, mai sopita, si ripresenta negli ultimi anni. Attualmente concentra le sue ricerche fotografiche in ambito sociale ed artistico.
Il ciclo di scatti “Darkitectures”, presentato con una mostra personale alla Galleria Forni nel dicembre 2018, ritrae alcuni dei monumenti storici dell’architettura italiana, ripresi in notturna ed in bianco e nero. La luce è calda, filtrata dall’oscurità, per rivelare l’anima delle architetture quali testimonianze di civiltà, della storia dell’uomo.
Come afferma l’autore “Usando luce e ombra, oscurità e chiarezza, e il tempo stesso, inteso come strumento di misura dell’uomo, la fotografia ha documentato i flussi delle città e delle civiltà. Queste immagini catturano il tempo fermandolo momentaneamente nella pietra. La memoria volontaria di queste fotografie rappresenta il ricordo della pietra non come sostanza inerte, ma come continuazione dell’impeto vitale delle forme viventi”.