Attraverso una pittura che vuole suggerire elenchi infiniti, anche quando la rappresentazione sembra severamente limitata dalla cornice del quadro, vengono raccolti e uniti elementi privi di un rapporto specifico: è l'espressione di una narrazione caotica. Molto spesso avviene un dialogo tra la numerazione dei personaggi e la forma che si arresta, incompleta. Tali forme ibride sono suggerite dalla gestualità della pennellata; si assiste così a curiose nascite di mostri, si osservano racconti di figure riconoscibili, citate, immaginate. Incombono fantasie ricorrenti tra cui lotte, attacchi nella giungla, rave party o fughe su barche.
In tali contesti compare la descrizione, spesso a blocchi, dei protagonisti, di cui si cerca di delineare le inclinazioni comportamentali smorzate dalle interferenze umoristiche. L'insistenza sul particolare e la ricerca di bellezza nella cura della forma si oppongono all'efferatezza rappresentata, come c'è antitesi tra i toni neri, i rossi e i colori luminosi e vivi.