Bergamo, 1974
Il percorso artistico di Corrado Bove è stato caratterizzato da sperimentazioni in diversi campi: scultura, fotografia, gioielleria e bioarchitettura. Gli ultimi anni hanno segnato un momento di svolta, a seguito di una residenza nel 2018 presso BOCS Art a Cosenza e la pandemia globale del 2020, con una nuova impronta che punta sull'essenzialità. L’artista - che nell’ultimo ventennio si è avventurato in sperimentazioni scultoree lavorando con le reti metalliche, vivificate a partire dalla loro condizione materiale malleabile e trasparente - ha recentemente aperto una nuova via di ricerca a partire dalle fotografie digitali delle sue sculture. Lavorando unicamente con il computer, ha scopertoche quei grovigli metallici hanno schemi, moduli e trame rielaborabili e riconfigurabili in nuove opere bidimensionali. Le immagini ottenute vengono quindi stampate su vetro antiriflesso o satinato, che rimanda proprio allo schermo del computer sul quale ha lavorato. Le composizioni che ottiene assumono diverse forme: talvolta definite e geometriche, altre evanescenti, aperte a plurime interpretazioni.