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Piero Dorazio

 

Piero Dorazio

Roma 1927 - Perugia 2005

Dal 1945 al 1951 studia presso la facoltà di architettura all’Università di Roma e nello stesso periodo entra a far parte del gruppo Arte Sociale. Nel 1947 partecipa alla fondazione del gruppo Forma 1, che elabora il Manifesto del formalismo e nello stesso anno vince una borsa di studio all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi, dove risiede per un anno e incontra Gino Severini, Georges Braque, Georges Vantongerloo, Antoine Pevsner, Jean Arp, Sonia Delaunay, Le Corbousier e altri importanti artisti. Nel 1950 partecipa all’organizzazione della galleria cooperativa del gruppo Age d’Or a Roma e Firenze, e nel 1952 si fa promotore della fondazione internazionale Origine di Roma, che pubblica il periodico “Arti Visive”.

Nel 1953 si reca negli Stati Uniti, dove conosce Robert Motherwell, Mark Rothko, Frederick Kiesler, Franz Kline e Clement Greenberg, e tiene le prime personali alla Wittenborn One-Wall Gallery e alla Rose Fried Gallery di New York. Tornato a Roma nel 1954, si reca periodicamente a Parigi, Londra e Berlino, dove diventa amico di Will Grohmann e del mercante Rudolf Springer. Nel 1955 pubblica il libro La fantasia dell’arte nella vita moderna. Nel 1957 viaggia in Svizzera, Spagna e ad Antibes, e tiene la prima personale a Roma, alla Galleria La Tartaruga.

Numerose sono le antologiche a lui dedicate in Italia e all'estero, tra cui quella al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris (1979), alla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo (1979) e alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma (1983). Costante la sua presenza nelle importanti rassegne internazionali, come la Biennale di Venezia, dove espone nel 1960, 1966, 1988. Negli anni che seguono ottiene commissioni da enti pubblici e privati, come la realizzazione di mosaici nelle stazioni della metropolitana di Roma. L’artista muore a Perugia il 17 maggio del 2005



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