Sono gli artisti trentini David Aaron Angeli e Pietro Weber i protagonisti della mostra allo Studio d’Arte Raffaelli “Homo Signorum”, dedicata all’affascinante soggetto iconografico che rappresenta l’“uomo dei segni”. Gli scultori si sono ispirati al forte potere alchemico di questa simbologia, frequentata fin dall’antichità negli ambiti medici di diverse culture, soprattutto in epoca medievale, per la realizzazione di una serie di opere dedicate al tema dello Zodiaco.
Il risultato della ricerca dei due artisti, suggestionati dalla visione del foglio del raro almanacco da cintura Vetr.1a47, conservato presso la Biblioteca di Rovereto, diventa occasione per un inedito incontro tra arte contemporanea e iconografia medievale.

12 segni per 24 sculture, rispettivamente 12 per ciascun artista, un corpus di lavori a parete – prevalentemente grafici – e la riproduzione digitale e interattiva del manoscritto costituiscono il nucleo di una mostra inedita e curiosa, che si interroga sulla relazione tra uomo e astrologia a partire da rappresentazioni dell’Oroscopo a loro volta ricche di nuove intersezioni. Cera, oro e inserti organici i materiali scelti da David Aaron Angeli, che, seguendo la sua formazione orafa, lavora sul piccolo – medio formato dando vita a forme cesellate dall’estetica senza tempo; terracotta lavorata con pigmenti, corna e altri oggetti la materia prima del lavoro di Pietro Weber, che si è concentrato sulla testa umana adornandola di antiche mitologie. Presente nei lavori di entrambi gli artisti è un’aura totemica e mistica molto rara nel panorama artistico con- temporaneo, che viene esaltata dal tema della mostra e sublimata dagli interventi site-specific in galleria.

Grazie alla fortunata collaborazione tra lo Studio d’Arte Raffaelli e la Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto, sarà inoltre possibile sfogliare virtualmente il manoscritto che ha ispirato la mostra.