L'artista Ester Crocetta utilizza l'arte per denunciare in maniera diretta le situazioni degli animali negli allevamenti intensivi. Crocetta intende proporre un sovvertimento dei ruoli per aiutare lo spettatore ad empatizzare e soprattutto riflettere su queste importanti tematiche. Particolari sono anche le riflessioni che riguardano lo spreco alimentare, altro tema su cui l'artista si esprime artisticamente.
L'artista contemporanea Ester Crocetta, originaria di Loreto Aprutino, avvia la propria formazione diplomandosi presso il Liceo Artistico di Penne a Pescara. Nel suo territorio d'origine comincia ad esporre nel 1996 per poi superare i confini del suo paese e partecipare ad una mostra internazionale nel 2009 a Berlino. Seguono esposizioni personali al World Art Museum a Pechino, successivamente a Venezia, dove nel 2013 presenta una mostra associata al circuito della Biennale e, nel 2014, continua ad esporre in contesto internazionale partecipando ad una fiera d'Arte Contemporanea a Barcellona. Negli ultimi anni l'artista ha lavorato come estimatore d'arte con il Ministero della Giustizia di Pescara e collaborato per pubblicazioni editoriali con scrittori ed editori. In qualità di Art-Designer per cantine vitivinicole del territorio abruzzese, ha dato vita a diversi progetti artistici, partecipando nel 2018 ad un evento eno-culturale presso il Museo Italo-Americano a San Francisco. Su commissione, Crocetta si è inoltre occupata della realizzazione di diverse sculture per il Premio Nazionale Sportivo "Giuseppe Prisco" e, grazie ad una mostra presentata a Palazzo Reale a Milano nel 2022, è rientrata tra i finalisti del Premio Arte Cairo Editore. Il percorso artistico di Ester Crocetta spazia includendo linguaggi eterogenei: la pittura si propone come strumento espressivo più congeniale all'artista ma nel contempo assume rilevante importanza la pratica scultorea, installativa e performativa. Pur mediante linguaggi differenti, Crocetta conserva un equilibrato connubio tra forma e contenuto, coinvolgendo sguardo e pensiero dell'osservatore nella propria dimensione, incentrata sulla relazione empatica che l'artista nell'atto creativo instaura con la natura e il mondo animale.
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