2008-2009
7 light box
serigrafia su resina epossidica stratificata, luci al neon, ferro
cm 200 x 50 x 35 cad
L'artista lavora anche su commissione. Per info e prezzi contattare la galleria.
Il progetto PERCORSOGALERA è stato realizzato in collaborazione con il penitenziario Lorusso e Cutugno di Torino (Italia).
L‘artista ha lavorato per quasi due anni con alcuni detenuti del progetto “Prometeo”, intervistandoli e realizzando i loro ritratti.
Lo scopo è quello di mostrare i detenuti nella loro individualità, sollecitando un confronto tra la considerazione convenzionale del carcere nella "società libera" e la sua effettiva realtà di parte e specchio della società stessa. L‘artista ha analizzato l’argomento, concentrandosi su diversi punti di vista culturali: un esame del rapporto tra società e istituzione, la galera come metafora letteraria e, infine, il carcere visto attraverso gli occhi delle persone che vi lavorano o vi trascorrono del tempo.
Il progetto e la mostra al Museo del Carcere le Nuove di Torino sono stati realizzati con fondi messi a disposizione dalla Regione Piemonte.
1978, Torino
Vive e lavora a Berlino
Claudia Virginia Vitari è nata a Torino. Ha studiato alla Burg Giebichenstein, Hochschule fuer Kunst und Design (Università per l'Arte e il Design), a Halle an der Saale, Germania, dove si è laureata nel 2004 in pittura e grafica con il Prof. Ulrich Reimkasten. L'artista ha inoltre partecipato a diversi workshop sulla lavorazione del vetro.
I progetti di Vitari si basano su uno studio delle istituzioni totali: una documentazione grafica che evoca un confronto tra le singole storie e l'istituzione, come parte e specchio della società stessa. “PERCORSOGALERA” (2009) è stato realizzato all'interno del penitenziario di Torino e “Le Città Invisibili” (2012) a Barcellona in collaborazione con Radio Nikosia, la prima radio spagnola organizzata da persone a cui sono state diagnosticate malattie mentali. Entrambi i progetti hanno ricevuto un contributo della Regione Piemonte. Vitari sta ora lavorando a Berlino, indagando attraverso la sua documentazione artistica l'attuale questione della migrazione in Europa (O–Platz, Interstitial Identities).
Questo sito web utilizza cookie di terze parti | X |
Questo sito utilizza cookie tecnici anonimi per garantire la navigazione e cookie di terze parti per monitorare il traffico e per offrire servizi aggiuntivi come ad esempio la visualizzazione di video o di sistemi di messaggistica. Senza i cookie di terze parti alcune pagine potrebbero non funzionare correttamente. I cookie di terze parti possono tracciare la tua attività e verranno installati solamente cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie". Puoi cambiare idea in ogni momento cliccando sul link "Cookie" presente in ogni pagina in basso a sinistra. Cliccando su uno dei due pulsanti dichiari di aver preso visione dell'informativa sulla privacy e di accettarne le condizioni. |
|