Terni – 1964
Dall’inizio degli anni novanta, oltre a conseguire la Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Perugia, Attilio Quintili si avvicina alla ceramica lavorando nella fabbrica della madre, Anna Maria Veschini, a sua volta discendente di una famiglia legata all’antica tradizione della ceramica di Deruta. Nel 1995 apprende la tecnica del lustro e, da allora, ne fa il proprio mezzo espressivo al quale si dedica con continuità sperimentando le possibilità artistiche offerte dalle ceramiche iridescenti. In un primo momento applica il Lustro rigorosamente alle tipologie rinascimentali derutesi non rinunciando ad una propria libera interpretazione che costituisce l’inizio del suo percorso artistico. In seguito Quintili mette la propria conoscenza della tecnica del lustro a disposizione di quegli artisti interessati a dare valore aggiunto alle loro opere in ceramica attraverso l’intervento finale del terzo fuoco.
Dal connubio tra estro artistico e maestria tecnica sono nate numerose ed importanti collaborazioni con diversi artisti quali: Bruno Ceccobelli, Carlo Dell’Amico, Andrea Fogli, Jack Sal, Gianni Moretti. Il percorso artistico di Quintili trova un momento significativo con l’ideazione della mostra collettiva Spiritualità e Materia (Deruta, 2012) dove viene presentata l’installazione Spiritualità e Materia, tema che, da questo momento in poi, diverrà il fulcro della sua ricerca artistica. Nello stesso anno, si delinea la cifra artistica che lo contraddistinguerà in seguito, cioè le esplosioni: si tratta di deflagrazioni controllate di blocchi d’argilla fresca che così prendono forma senza alcun intervento ulteriore dell’artista.
ll particolare gesto artistico che genera queste sculture informali viene presentato al pubblico con la mostra Terra di Rinascita (Perugia, 2013) e sugellato qualche anno dopo (Bianco Sporco, Faenza, 2016) con un testo di Enrico Crispolti, incuriosito da questo particolare processo. Il percorso artistico di Quintili non frena la sua poliedricità, dando ulteriore linfa al cenacolo artistico freemocco’s house, luogo di aggregazione conviviale ed espositivo aperto a tutti, artisti affermati e giovani, nato nel 2007 e ancora oggi in attività. La formula proposta da Quintili, organizzatore e promotore di questi eventi, è sempre, sin dalla fondazione della freemocco’s house, quella della serata-evento che unisce il momento conviviale e ludico a quello culturale-artistico, attraverso mostre della durata di una sera o performance eseguite nel corso dell’evento.
Particolare attenzione viene conferita da Quintili all’editoria, con la realizzazione di libri d’artista presentati in occasione delle mostre nella sua freemocco’s house, nel frattempo diventata associazione di promozione sociale. Il suo percorso artistico si evolve continuamente, ma è alla fine del 2017 che Quintili presenta nel proprio studio la performance Inside che segna un altro momento significativo della sua ricerca artistica nel confine sempre meno percettibile fra le due facce di una stessa medaglia: la Spiritualità e la Materia.
La mostra personale dal titolo kauwa-auwa al Museo Archeologico di Terni, curata da Lorenzo Fiorucci e Luca Pietro Nicoletti, segna un altro momento significativo del percorso artistico di Quintili presentando alcuni nuovi lavori nati dall’evoluzione della propria cifra artistica; le esplosioni. Le stesse “deflagrazioni artistiche” vengono poi ripresentate a livello internazionale durante la mostra Cupio Dissolvi presso la galleria Cris Contiini Contemporary di Londra alla fine del 2019.