Sono miti eroici, una parte comune della storia umana. Nel profondo del mio cuore, vorrei che potessero essere ancora qui, figure rette per combattere l'ingiustizia, gli abusi e la corruzione.
Ho intitolato queste mie interpretazioni a personaggi della storia antica: non hanno volto, forse erano dei, forse non sono mai esistiti, ma vivono nella nostra immaginazione.
Elena Faleschini de Corato dopo essersi formata sotto la guida di Dino Basaldella, Giovanni Grimaldi e Aldo Lucatello, si è specializzata nella lavorazione dell'oreficeria con il maestro orafo Sergio Mazzola.
Ha iniziato ad esporre nel 1971 e ha vinto molti concorsi. Si perfeziona al Liceo Artistico “G. da Udine” con Luigi Perisinotto, Emlio Caucig, Licia Annibaldi e Raimondo Jesse. Nel 1976 abbandona temporaneamente il mondo della scultura per dedicarsi alla lavorazione dell'oreficeria professionale. Dal 1993 partecipa a numerose mostre personali e collettive. Sue opere sono esposte in vari edifici pubblici in Friuli Venezia Giulia, Umbria, Sardegna, Molise oltre che in Austria e Inghilterra; alcuni di essi fanno parte di numerose collezioni private italiane ed estere.
La sua ricerca artistica la porta ad esplorare materiali e linguaggi diversi, ma rimane sempre fedele al suo mondo espressivo e al suo progetto artistico. Vive e lavora a Tricesimo, in Friuli Venezia Giulia.
Vivo le mie opere.
Il mio corpo non è un semplice strumento di pensieri, è un'espressione di emozioni. Attraverso il movimento la linea parte e si libera, parte e scorre senza interruzioni, facendoci sentire l'azione e l'armonia con sinuosità ed eleganza.
Tagli dritti, spigoli vivi si manifestano e sono visti come disarmonia, frustrazione e sofferenza.